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CEVO

Chiesetta di San Sisto, questo antico edificio religioso sorse quasi sicuramente sulle rovine di un più antico edificio di culto celtico o dove sorgeva un sacello pagano o romano e, come già ricordato nel precedente paragrafo sulla storia di Cevo, fu edificato nel sec. XII. Su un sasso accanto alla cassetta delle elemosine compare incisa la data e la scritta "1141. La limosina di S.Sisto - Se la limosina ai morti farete auitati da lor nei bisogni sarete". Solo nel 1500 alla piccola chiesa romanica, fu aggiunto il presbiterio e altri importanti restauri furono eseguiti nel 1600 e nel 1800. A quest'ultima datazione risale la costruzione del cimitero che in pratica fa da corona all'edificio. Rimangono comunque da ammirare buone parti della primitiva struttura ricordata da alcuni grossi blocchi di pietra squadrati. Rade e piccole feritoie fanno da contorno al lato destro della navata. Degno di nota il campanile quadrangolare adorno di bifore nei quattro lati.

La Parrocchiale di San Vigilio: la data esatta della costruzione di questo tempio non è sicura tanto che i primi lavori iniziarono probabilmente già verso la fine del 1300 (forse nel 1390-91). E' lo stesso periodo storico in cui fu costruito anche il cimitero. Un'altra data a cui si fa riferimento per l'edificazione è intorno al 1462. Un motivo di questa imprecisione in una costruzione relativamente recente è riconducibile al fatto che la chiesa, dedicata già a S. Vigilio, fu distrutta da un incendio nel 1590. Fu poi ricostruita in pochi anni (questo si deduce da una data posta sul campanile: 1596). Venne poi ampliata, allungandola, nel 1938. Dunque le modifiche e le ricostruzioni impediscono una precisa collocazione temporale della prima edificazione. All'interno del tempio si può osservare sopra l'altare maggiore una pala raffigurante il patrono S.Vigilio. Si tratta di una grande tela di cm 400x183. L'autore di questo dipinto è ignoto ma l'opera risale al 1600. Nella volta della chiesa i medaglioni affrescati sono databili nel 1700. Una bella Crocifissione è attribuita a Jacopo Negretti, molto più conoscuito come Palma il Giovane. Quest'olio che misura 145x172 cm nel 1962 fu trasferito nella parrocchiale. Fino ad allora era l'opera di maggire spicco della chiesetta di San Sisto. Questo dipinto è stato fatto traslocare nella chiesa maggiore, dopo il pregevole restauro ad opera di Tino Belotti. Da segnalare pure una Via Crucis, datata 1500. Sopra l'altare dedicato alla Madonna sono visibili i "Misteri" datati 1600. Di interesse artistico non secondario pure una statua del 1700 ed il pulpito intarsiato. Sul lato destro del presbiterio c'è un quadro realizzato il secolo scorso raffigurante l'Immacolata, opera del pittore Brighenti di Clusone.

Nella piccola ma bella frazione di Andrista sorge la Chiesa dei Santi Nazzaro e Celso. Questa chiesa fu edificata nel 1400 e fu rimaneggiata nel 1600. Sulla porta del campanile è visibile la data del 1653. Alla base della colonna destra della soasa dell'altare maggiore invece vi è la data 1638. La bella e artistica cancellata in ferro battuto che divide il presbiterio dalla navata è sempre del 1600. Grandi e pregevoli gli affreschi del 1400 (coevi alla costruzione del tempio) raffiguranti San Cristoforo, Sibille, Santi Nazzaroe Celso : sono attribuiti a Giovan Pietro da Cemmo. Di epoca posteriore l'Annunciazione del presbiterio. Pregevole anche il tabernacolo in legno. Il paliotto dell'altare maggiore, per questioni di sicurezza, è ora collocato nella parrocchiale.

Sempre ad Andrista fu edificata nel 1600 la Chiesa della Madonna del Carmelo. La sua struttura si richiama stilisticamente ad un tardo barocco molto in voga per i templi in Valle Camonica nel XVII secolo. Sull'altare maggiore, custodita da una pregevole soasa in legno lavorato c'è una grande pala, datata nel 1600, raffigurante una Madonna del Rosario e Santi Domenico, Caterina e anime purganti. Sulla parete di sinistra del presbiterio è visibile una Madonna con Santi attribuita al Nuvolone.

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